100 anni di calcio

F.C. Internazionale Milano

 

 

 

 

Oggi sono finalmente 60.

Sono sessant'anni di storia Astracittadina, onorata e degna di rispetto, quella che ha intarsiato la nostra società nell’ambito sportivo locale e non solamente in esso.

Elencare oggi i successi del passato coi suoi campioni e le speranze del futuro non è cosa che mi compete. In primo luogo perchè io sono qui da relativamente poco tempo e non ho ancora vissuto quelle emozioni e quelle delusioni che sono bagaglio di altri colleghi e predecessori, poi anche perché la costanza, la perseveranza e l'impegno di Laura ed Ezio, grazie al capillare mezzo quale è INTERnet, hanno permesso a tutti noi di rimanere informati sia sul presente della società ma soprattutto sulle "nostre" radici , mettendo chiunque in condizione documentarsi e di rivivere momenti e situazioni storiche. Non disdegniamo di ricordare che in questi giorni anche la carta stampata locale ha dedicato nelle pagine di Venerdì u.s. e di oggi articoli di un certo riguardo all'Astra; è quindi inutile aggiungere il mio personale commento.

Abbiamo festeggiato: questo vorrei rimarcarlo e ricordarlo a tutti. E ci siamo molto divertiti.

Siamo stati parte attiva di un importante tassello del nostro percorso .

Parafrasando Don Francesco Ponci nella sua significativa omelìa, abbiamo fatto del  compleanno dell'Astra una pietra d'angolo ovvero un forte pilastro che reggerà il prossimo futuro dei nostri colori e darà nuova e fresca linfa alla società. E’ volontà certa che una giornata come questa non rimanga legata ad un evento come il sessantesimo ma che venga riproposta abitualmente in questa data e similmente anche in evenienze non necessariamente legate a ricorrenze particolari.

Il  festeggiamento è durato un’ intera ed intensa giornata; pensato da alcuni mesi, organizzato ed affinato a più riprese, iniziato concretamente la sera prima con la posa degli striscioni, perfezionato nelle ore della prima mattina con gli ultimi dettagli e preparativi e cominciato ufficialmente con la messa delle dieci.

La chiesa era stipata, con un'ala intera occupata dalle tute azzurre dei nostri ragazzi a fare da imponente sfondo. La messa ha assunto toni di rilievo quando il reverendo ha formulato al Presidente ,rivolgendosi comunque a tutti noi, i migliori auguri di proseguire il nostro cammino rimanendo sempre in mezzo ai giovani, mescolandosi a loro e spendendo il nostro tempo e la nostra dedizione con la continua intenzione di mettere ognuno di noi in gioco. Significativo il gesto di regalare alla Società un pallone da calcio e un paio di scarpette come simbolo di una gioventù che dovrà continuare ancora per molto. Le parole degli atleti e del Presidente hanno poi chiuso la funzione. E da lì è iniziata la festa dei bambini.

A far da mattatori Luca e Maurizio che circondati, da un numero impensato di bimbi, sono loro stessi rimasti coinvolti al punto di immedesimarsi nei giochi e nelle gare.

Questo nel campo di calcetto , mentre gli altri educatori davano spazio a partite fra bambini mischiati in annate differenti e rigorosamente a caso.

Il pranzo dispensato a tutti i ragazzi, una simpatica riffa con premi per adulti e bambini ed il taglio della bellissima torta fatta a forma di campo da calcio sono stati gli eventi break della giornata. Se non ci fossero state queste pause obbligatorie, … chi li fermava più Luca a Maurizio?

Aiutati da una splendida giornata, anche i genitori e familiari vari hanno avuto il loro spazio per potersi conoscere, discorrere e perché no, abbronzare. Il clima di tranquillità che si respirava ha aiutato chi non conosceva i nostri gruppi e le nostre attività, ad esserne definitivamente affascinato.

Un ringraziamento va agli amici di Gommaland che hanno aiutato con le loro strutture a rendere piacevole la giornata per i  più piccini.

Un grazie ancor più grande a chi come Mons Sacchi, i Presidenti Bortesi e Rizzi sono venuti a farci visita per dimostrare che l'attaccamento all'Astra è sempre ancora forte.

A livello personale non posso che esserne veramente soddisfatto. Sono contento di aver vissuto una esperienza nuova e di certo indimenticabile. Forse perché marginalmente coinvolto in alcune attività o forse perché vedere i miei bambini  divertirsi in maniera diversa da quella che percepisco alle loro gare , mi ha arricchito sensibilmente. E forse è qui che puntava Ezio: a far capire a me ed agli altri genitori cosa vuol dire giocare senza obblighi e pressioni. Il gioco concepito come divertimento ed improvvisazione, come si faceva anni fa ritrovandosi tutti in cortile, dove ogni bambino aveva il suo spazio per esprimersi ed il proprio ruolo nel gioco, nel severo rispetto delle regole decise dal gruppo.

Peccato, però, La giornata è terminata, ma non il cammino dell’Astra. Ancora lungo è il percorso da compiere e le cose da fare. Rimbocchiamoci dunque le maniche.

Magari, di tanto in tanto daremo una occhiata al filmato di Laura ed alle foto scattate oggi per godere e sorridere ancora di questi momenti gioiosi.

Auguri ancora, Astra.